Lunedì fra l’Ottava di Pasqua

Atti 2,14.22-33  Salmo 15  Matteo 28,8-15

Il giorno dopo la festa. La parola d’ordine è ricordare. Che cosa è avvenuto? Che cosa abbiamo celebrato? Che cosa mi ha toccato? Quali sono le certezze che mi rimotivano nella mia quotidianità? Come non lasciar cadere riflessioni ed emozioni che ho vissuto? Perché gli avvenimenti incidano profondamente nella vita è necessario che non viviamo nello stile del consumo usa e getta. Ieri, Gesù, ancora una volta, si è presentato a me e mi ha chiesto di giocarmi in questa relazione con Lui: me ne rendo conto? Oppure ho adempiuto ad un dovere rituale e, spenti i riflettori della ribalta, tutto ritorna al tran tran quotidiano? “Speravano che fosse Lui il Messia, ma non è successo niente di significativo nella nostra vita”, commentano i discepoli di Emmaus. Può capitare anche a noi! Dobbiamo solo avere il coraggio di stare un po’ attenti e scorgere la presenza del Risorto che ci si accosta e spezza con noi il Pane e la Parola: “si apriranno i nostri occhi”! Buona risurrezione. Don Luciano.