Venerdì XI Settimana del Tempo Ordinario

2Re 11,1-4.9-18.20  Salmo 131  Matteo 6,19-23

Mi fa pensare l’accostamento che Gesù fa nel Vangelo di oggi tra ricchezza e cecità. Prima invita a investire su ciò che dà spessore alla vita nella sua prospettiva spirituale piuttosto che perdere tempo con ciò che la arricchisce solo materialmente e poi approfondisce il discorso e ricorda che è necessario avere un occhio limpido per poter vedere meglio la realtà. La ricchezza fa perdere allo sguardo la dimensione della profondità, mantiene in superficie. Fa giocare l’uomo con le cose fino a farlo vivere per esse. È pauroso il livello che abbiamo raggiunto nella rincorsa all’avere più che all’essere! Non è facile rendersi conto. Le cose del mondo “si arrugginiscono” eppure per esse spendiamo la vita. Le cose del cielo sono inattaccabili “sia da tignola che da ruggine”. Ma qual è la maniera per dedicarsi alle cose del cielo? Gestire meglio il tempo del lavoro e il tempo della famiglia. Già su questo semplice livello ci sono margini di miglioramento notevoli… Buona giornata. don Luciano.

P.S. Una preghiera per il suffragio di Andrea “Adriano” Gamberi (viale della Repubblica, 7) di cui oggi celebriamo il rito della sepoltura a Campigno.