Martedì VI Settimana di Pasqua

Atti 16,22-34  Salmo 137  Giovanni 16,5-11

San Paolo si trova in prigione, dopo essere stato torturato e picchiato, in compagnia di Sila: non smette di pregare e di rivolgersi a Dio. A mezzanotte un terremoto scioglie i ceppi e spalanca le porte della prigione ma San Paolo rimane lì e alla guardia del carcere che si vuole togliere la vita per essersi fatto scappare tutti i prigionieri grida di non farlo! Era il carceriere, il torturatore, l’aguzzino! Non importa, per Paolo, l’amore di Gesù sorpassa ogni limite. E infatti: la guardia si stupisce della benevolenza di San Paolo e si converte, lui e tutta la sua famiglia. Questa è la testimonianza: amare a tutti i costi! È l’amore l’arma vincente di ogni sfida. Ma il vero miracolo è la gioia che invade il cuore del carceriere “fu pieno di gioia insieme a tutti i suoi per avere creduto in Dio”: bello no? La fede non è questione di sacrifici e privazioni ma di gioia ed esultanza. Che bello se testimoniassimo con maggior vigore la grazia che abbiamo ricevuto; anche oggi, a fronte di tante facce tristi, avremmo conversioni alla gioia da rimanere a bocca aperta. Buona giornata. don Luciano.