Sabato I Settimana del Tempo Ordinario

1Samuele 9,1-4.17-19.26a; 10,1a  Salmo 20  Marco 2,13-17

E’ bello che la Liturgia nei giorni feriali ci faccia leggere in maniera semicontinua i Libri della Bibbia. Continuiamo la lettura del Primo Libro di Samuele. Ricevuto da Dio il consenso a eseguire il mandato del popolo a trovare un re, Samuele fa la cosa più scontata del mondo: sceglie l’uomo più bello e forte d’Israele: “non c’era nessuno più bello di lui tra gli Israeliti; superava dalla spalla in su chiunque altro del popolo”. Il criterio umano nel definire chi debba comandare si declina dentro i caratteri dell’esteriorità: l’uomo guarda l’apparenza, solo Dio guarda il cuore! Così, il primo re d’Israele diventa Saul: secondo l’etichetta del mondo, possiede tutti i requisiti per svolgere adeguatamente questo compito. Vedremo più avanti come le apparenze non saranno la sostanza ma questo fa parte dell’umano, si sa. Ciò su cui vorrei soffermare la vostra attenzione è il gesto con il quale Samuele sancisce l’elezione regale: “Di buon mattino, al sorgere dell’aurora, Samuèle prese l’ampolla dell’olio e la versò sulla testa di Saul”. Voi sapete come nel Sacramento del Battesimo e, poi, in quello della Cresima venga unto il capo del candidato: ecco, ha proprio la valenza di questa elezione regale. Il Battesimo ci fa Re! Della regalità di Gesù, ovviamente: siamo resi capaci di esercitare la regalità nel servizio, nel dono di noi stessi. Che onore grande ci è dato: il regno di Dio è un regno dove tutti regnano. Nessuno sta sopra o sta sotto: tutti sono riconosciuti nella loro dignità filiale. Che spettacolo! Buona giornata. don Luciano.