Venerdì XIV Settimana del Tempo Ordinario

Genesi 46,1-7.28-30  Salmo 36  Matteo 10,16-23

La debolezza è l’emblema dell’amore. Chi ama è necessariamente debole. Non può nella maniera più assoluta imporre nulla. Tuttavia, l’amore non è arrendevole. In questo senso è forte! L’amore è tenace, è perseverante, è insistente, non molla la presa. Anche quando è ferito, l’amore si rigioca e si ripropone. Mi sembra che questo contenuto sia bene espresso dalle parole di Gesù che leggiamo nel Vangelo di oggi: “Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe”. La pecora che è posta in mezzo ai lupi è l’emblema della debolezza. Gesù stesso è stato presentato così da Giovanni Battista: “Ecco l’Agnello di Dio”. Tuttavia si tratta di una pecora astuta, intelligente, sveglia, come un serpente. Coniugare bene queste due dimensioni ci permette di essere fedeli al comandamento dell’amore. Imprescindibile per chi voglia cimentarsi nel discepolato cristiano. Buona giornata. don Luciano.

P.S. Oggi pomeriggio in Pieve, Ettore Dell’Orto e Alessia Bombacci celebrano il Sacramento del Matrimonio.