Lunedì della II Settimana di Pasqua

Atti 4,23-31  Salmo 2  Giovanni 3,1-8

Nicodemo è un personaggio interessante nella trama evangelica: è un fariseodi un certo spessore, membro nobile del Sinedrio, intellettualmente onesto, desideroso di capire quale fosse esattamente l’insegnamento di Gesù, non sufficientemente coraggioso da esporsi con tranquillità, frequentava Gesù di notte. In uno dei dialoghi con Nicodemo  Gesù disse queste parole che è bene incidere nella nostra testa e nel nostro cuore:  “In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio”.

Devo ammettere che ci ho messo tanto a capire nella fede questo pensiero. Alla fine, però, ho compreso che è davvero centrale per cogliere la sostanza dell’avvenimento cristiano. Nascere dall’alto è venire alla luce per opera dello Spirito Santo, è vedere le cose come le fa Dio e non come le facciamo noi, è riconoscere il protagonismo della storia a Dio! Solo così si vede il Regno di Dio, cioè come Dio esercita il suo amore verso l’umanità. I Santi sono persone rinate dall’alto, dove l’opera di Dio ha preso il sopravvento sull’opera dell’uomo. Se non si entra nel modo di pensare di Dio, Gesù non sarà mai comprensibile e nemmeno apprezzabile. Occorre consegnarsi allo Spirito! È Lui che fa! Sentite Santa Teresa di Calcutta:

“Sono come una piccola matita

nelle Sue mani, nient’altro.

È Lui che pensa.

È Lui che scrive.

La matita non ha nulla

a che fare con tutto questo.

La matita deve solo

poter essere usata.”

Buona giornata. don Luciano.