Sabato IX Settimana del Tempo Ordinario

Tobia 12,1.5-15.20  Salmo Tobia 13  Marco 12,38-44

“Quando tu e Sara eravate in preghiera, io presentavo l’attestato della vostra preghiera davanti alla gloria del Signore”. Concludiamo oggi la lettura continua dello splendido Libro di Tobia. Dall’esordio della storia abbiamo visto Tobia essere accostato da un uomo di nome Raffaele: solo alla fine siamo illuminati sulla sua identità: si tratta di un angelo di Dio! Mi piace tanto questa cosa: siamo abituati a pensare gli angeli secondo l’immaginario artistico che li ritrae con le ali, svolazzanti tra cielo e terra, così fantasiosi da sembrare irreali. Nel Libro di Tobia, al contrario, l’angelo è proprio un uomo in carne ed ossa. Un uomo che sta accanto e che consiglia cosa fare in ogni momento. Penso alla mia vita: quanti uomini e donne mi sono stati accanto con queste caratteristiche, persone che mi sono state accanto per un tratto di strada e che poi si sono come evaporate semplicemente perché il loro compito era terminato. Gli angeli, attraverso i quali Dio ci sta accanto, sono più reali di quanto possiamo immaginare: ne conosciamo i nomi, i volti, le generalità, ma sono più di quello che ci appare! Quanti angeli ho incontrato sul mio cammino! Quante preghiere per le loro labbra sono arrivate a Dio… Mai soli! Buona giornata. don Luciano.

P.S. Diventiamo angeli e facciamo arrivare a Dio tante preghiere per Anna Miele (RSA Villa Ersilia – Marradi già Via Brocchi, 35) che ha concluso il suo cammino terreno, per Elena e Giovanni Barletti che in Pieve ricevono il Santo Battesimo e per Matteo Fantoni e Irma Panchetti che a San Cresci celebrano il Sacramento del Matrimonio.