Venerdì XIII Settimana del Tempo Ordinario

Amos 8,4-6.9-12  Salmo 118  Matteo 9,9-13

Ma che profezia attuale quella di Amos che leggiamo oggi nella liturgia eucaristica: “Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore Dio – in cui manderò la fame nel paese; non fame di pane né sete di acqua, ma di ascoltare le parole del Signore”. Ebbene: non è forse davvero così? Abbiamo pane in abbondanza… ma che penuria di senso, di verità, di prospettiva! C’è una grande sete e fame di Parole significative! Il problema è che la disabitudine al discernimento fa risultare interessanti le parole allettanti degli imbonitori e non aiuta a cogliere la profondità della Parola di Dio! Quando la Parola di Dio riesce a toccare il cuore, si aprono dei varchi di bellezza e di gioia infiniti! La sazietà delle nuove generazioni fa paura. Non si sa più come aprire allo stupore, al gusto, al senso! Non vorrei cadere troppo in basso ma è come nell’analfabetismo culinario: i ragazzi abituati ad hamburger e patatine non sanno più apprezzare i sapori più raffinati. O ci rimettiamo ad educare al bene sommo o siamo condannati all’inesorabile dominio della banalità! Buona giornata. don Luciano.

P.S. Una preghiera per Paolo Mignani (Via L. da Vinci, 26) che accompagniamo all’incontro con il Signore.