Mercoledì della Settima Settimana di Pasqua

San Giustino, Martire

Atti 20,28-38  Salmo 67  Giovanni 17, 11b-19

Stiamo leggendo il capitolo diciassettesimo del Vangelo di Giovanni che riporta la cosiddetta “preghiera sacerdotale” di Gesù: un vero capolavoro per quanto ci racconta del cuore del Maestro. Gesù sa che è giunta la sua ora e non pensa a se stesso, a come salvarsi la pelle, a come evitare una morte infame ma pensa ai suoi amici. Prega intensamente per loro. Già intravede il loro destino di sofferenza e di rifiuto e sa quanto sono deboli e fragili: hanno assolutamente bisogno di essere “custoditi dal maligno e consacrati nella verità”. Troppo forte è l’azione persecutoria del male e grande è il rischio che i discepoli soccombano: unirli strettamente alla Verità significa farli entrare nella intimità di Dio e renderli partecipi della stessa missione. Gesù desidera che il Padre condivida il suo cuore con “coloro che gli ha dato perché siano una cosa sola con Lui”. Per vincere il male c’è solo la strada di una ricerca costante dell’intimità con Gesù! È la sua preghiera… Buona giornata. don Luciano.