Sabato V Settimana di Quaresima

Ezechiele 37,21-28  Salmo Geremia 31,10-12b.13  Giovanni 11,45-56

“Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo”.  Gesù dà fastidio. Dà fastidio ai poteri religiosi del tempo più che a quelli politici. Sono i sacerdoti che decidono di far fuori Gesù. Perché? Perché destabilizza le loro sicurezze. Gesù parla di un culto “in spirito e verità”, definisce se stesso come “il nuovo tempio”; mette sostanzialmente in discussione tutto l’apparato religioso tradizionale: che ruolo rimane alla classe sacerdotale se Gesù “libera” il popolo dai legami della legge? Non si rendono conto che la liberazione è anche per loro! Come uomini del culto sono i primi schiavi di un sistema che ha perso nel tempo il suo vero centro! Che cosa è più importante: scoprire l’amore del Padre o conservare le strutture religiose e cultuali in essere? Dobbiamo sempre pensare che questi pensieri sono rivolti a noi oggi. A noi la Parola chiede: siamo più legati alle nostre strutture, alle nostre tradizioni, ai nostri riti, o all’ascolto attento di quello che ogni giorno il Signore ci dice attraverso la storia e la sua Parola? Se ci togliessero le chiese, le processioni, le liturgie, sapremmo conservare il nostro rapporto con il Padre? Sappiamo ascoltare in noi lo Spirito che sempre ci orienta al Padre? Proviamo a dare una risposta sincera… Buona giornata. don Luciano.